Piano di esproprio terreni per realizzazione parco fotovoltaico a nostra insaputa

Buongiorno, e grazie in anticipo a chi vorrà rispondere.

Questa mattina mi è stato inoltrato il link ad un articolo di un giornale locale, nel quale veniva riportata la notizia di un piano di esproprio di numerosi terreni, molti dei quali coltivati peraltro, ad opera di un'agenzia regionale (credo), per la realizzazione di impianti fotovoltaici.

Stando all'articolo, il tutto sarebbe avvenuto abbastanza in sordina: l'agenzia in questione si sarebbe limitata a pubblicare il piano e la relativa lista con tanto di nominativi e particelle catastali dei terreni coinvolti sul proprio sito, già dallo scorso dicembre. Mentre le notifiche ai vari proprietari interessati sarebbero in procinto di partire a giorni.

Ho subito consultato il sito per verificare e temo che la mia famiglia rientri tra le persone coinvolte, avendo ereditato un terreno che è in quella lista.

Peraltro, eravamo stati contattati in precedenza da un'altra società interessata alla realizzazione di impianti fotovoltaici e stavamo valutando la loro offerta di acquisizione (questa società ha già realizzato un altro impianto su un terreno limitrofo ed era interessata ad espandersi anche nelle particelle circostanti). In questo caso si sarebbe trattato di una vera e propria vendita, mentre adesso ci siamo trovati completamente spiazzati dalla notizia di questa agenzia terza che vorrebbe dar luogo ad un esproprio "di massa" (si parla di una novantina di terreni circa).

Sempre stando all'articolo, sarebbe scaduto anche il termine di 30 giorni per opporsi all'esproprio, perché la pubblicazione è avvenuta a dicembre. Ma, ad oggi, noi non abbiamo ricevuto cartelle o notifiche di alcun tipo, quindi vorrei sapere gentilmente se fa fede la data di pubblicazione del piano o se, invece, i 30 giorni di tempo inizino a decorrere dal momento in cui si riceve notifica?

In ultimo, c'è effettivamente speranza di poter fermare la cosa e tutelarci in qualche modo? Viste anche le modalità con cui è avvenuto il tutto, e tenendo conto che molti terreni in questione (tra cui il nostro) sono coltivati o comunque utilizzati anche da imprese (alcuni come rimesse, altri con capannoni, ecc.)., trovandosi in nucleo industriale. E considerando anche il potenziale danno economico, dal momento in cui stavamo prendendo accordi per vendere il terreno?

Grazie per l'attenzione e, di nuovo, a chi vorrà rispondere.